La storia di questa caffetteria comincia tanti anni fa da un sogno che è divenuto prima realtà e poi storia della Città. L’amore di Adolfo Sciascia, il quale si è dedicato 50 anni alle perfette miscelazioni del caffè è ancora presente nei locali di Via Fabio Massimo.
Una miscela di caffè per essere definita una “Miscela Ottima” deve essere in primis realizzata da una persona che abbia una vasta esperienza nel mondo caffè, che gli permetterá, di scegliere tra le qualitá piú pregiate, quelle piú idonee per raggiungere l’obbiettivo desiderato. In piú una miscela per essere ottima, deve essere costante nel tempo e resistere nella qualitá anche nelle annate poco fortunate.
Il caffè si suddivide in due tipologie di caffè: arabica e robusta. Generalizzando c’e chi considera la miscela Caffè arabico piú aromatica ma acida, mentre la miscela robista piú amara, quindi in pratica esisterebbero degli ottimi arabica e dei pessimi robista e viceversa. Ma sfatando la leggenda che una miscela se è arabica e piú buona rispetto alla miscela robusta, in realtá tutto dipende da come l’operatore mischia le miscele e dalla sua politica di vendita.
Per quanto riguarda Sciascia Caffè le miscele vengono realizzate dal dottor Adolfo Sciascia che per piú di 50 anni si è dedicato con devozione alla realizzazione della miscela del Caffè Sciascia la cui miscela rimane ancora segreta, e che rende questo caffè Unico ed esclusivo nel suo sapore. L’obbiettivo della Caffetteria Sciascia caffè 1919 è quello di proporre sempre e solo il meglio nella sua offerta, realizzando il caffè non solo unico nel suo sapore ma anche unici nella loro vasta gamma di proposte, come per esempio il caffè con il cioccolato fondente, il gran caffè, il gran cappuccino, la crema caffè, le granite di arancia rosse di Sicilia, dei mandarini tardivi di Ciaculli, i limoni di Amalfi, le albicocche tardive, il melograno.
Lo Sciascia Caffè, esiste a Roma dal 1919 e in zona Prati, la sede in Via Fabio Massimo 80, invece venne aperta nel 1937. Gli Sciascia hanno visto passare davanti ai loro occhi, di padre in figlio, l’intero secolo che ha rivoluzionato il nostro Paese. Hanno vissuto la Marcia su Roma del 1922, hanno vissuto l’arrivo di Hitler a Roma, hanno visto come si può far cadere in pochi anni un regime dittatoriale e il 2 giugno del 1946 nascere la Repubblica, hanno vissuto numerose crisi economiche e di potere, eppure Adolfo è ancora dietro quel bancone.
Numerose le citazioni sulle guide turistiche nazionali e locali, tanto da vincere il premio del Gambero Rosso come miglior Bar d’Italia nel 2006. La loro è una storia lunga un secolo, ed è giusto esserne orgogliosi, tanto che parlando direttamente con il proprietario, nelle sue parole si può intravedere la passione e la tradizione, oltre che la saggezza di chi tutela e le proprie origini familiari e commerciali.
